“Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile” è il tema di quest’anno. Il Congresso si terrà su una nave da crociera che salperà dal Porto di Genova il 26 ottobre per rientrare alla fine del congresso, il 29 ottobre.
(di G. Masanotti) L’Italia, così come il resto d’Europa, sta vivendo anni difficili a causa di un susseguirsi di crisi ed emergenze di portata epocale e, in alcuni casi, senza precedenti.
Il momento attuale, in particolare, è segnato dalla guerra in Ucraina e dalla grave crisi energetica, con conseguenze su tutti i settori e tutte le categorie sociali, inclusi, ovviamente, i professionisti.
Non esiste una situazione di emergenza di questa portata che si possa risolvere senza che tutti facciano uno sforzo straordinario per identificare e adottare le migliori soluzioni possibili.
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Gli ingegneri, in generale, per caratteristiche intrinseche alla loro natura, sono figure storicamente chiamate a risolvere i problemi. Ciò è ancora più vero quando l’emergenza investe in maniera evidente campi collegati alla tecnologia, al risparmio energetico, alla riqualificazione degli edifici, alla riprogettazione delle nostre città, dei trasporti, all’applicazione delle possibilità offerte dalla digitalizzazione in tutti i settori: tutto questo e molto altro, per rendere davvero sostenibile la società ipertecnologica in cui viviamo.
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Confini. Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile
È questa la prospettiva da cui parte il prossimo 66° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia che avrà per titolo “Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile”.
Il Congresso, organizzato dal Consiglio Nazionale Ingegneri e dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria, sarà caratterizzato da una location insolita: una nave da crociera che salperà dal Porto di Genova il 26 ottobre per rientrare alla fine del congresso, il 29 ottobre.
“Quest’anno il Congresso, giunto all’edizione numero 66, sarà l’occasione per fare un’attenta valutazione dell’attività svolta negli ultimi anni – dice Armando Zambrano – e, al tempo stesso, una verifica di quelle che saranno le basi per l’attività che caratterizzerà la prossima Consiliatura. Il mio augurio è che questa possa agire in continuità col lavoro che abbiamo fatto e che agisca per l’affermazione e il rafforzamento del ruolo che svolgono gli ingegneri nel nostro Paese”.
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66° Congresso CNI: i moduli tematici
I lavori del congresso saranno moderati dal giornalista RAI, Gianluca Semprini, e verranno divisi in 6 moduli focalizzati su argomenti specifici ma tutti col comune denominatore del legame con l’attualità.
- Il primo modulo affronterà la questione della crisi energetica e delle possibili soluzioni.
- Il secondo tratterà gli attuali scenari geopolitici e l’impatto che questi stanno avendo sull’andamento dell’economia e sulla sicurezza.
- Si proseguirà poi con il terzo modulo che, partendo dalla prospettiva di un futuro sostenibile, si concentrerà sull’impegno dell’ingegneria per la rigenerazione urbana e il green building.
- Il quarto modulo, invece, sarà invece dedicato alla sfida per la realizzazione degli interventi PNRR e al contributo degli ingegneri allo sviluppo delle infrastrutture, delle reti e del territorio.
- Gli ultimi due moduli dei lavori si riferiranno ad aspetti più specifici dell’attività degli ingegneri e dei professionisti in generale. Il primo sarà dedicato al professionista del futuro, analizzando i temi delle competenze, dell’organizzazione e della comunicazione. Il secondo proporrà un focus specifico sulla semplificazione e sul nuovo contesto normativo in materia di Appalti.
Tutti i moduli citati si svolgeranno con la presenza e la collaborazione di numerosi esperti provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’impresa e dell’università e porteranno, alla fine dei lavori, alla redazione di un importante documento programmatico che, si auspica, possa ricevere la giusta attenzione da parte della politica e del Governo appena insediato.
La categoria degli ingegneri è abituata a risolvere e a progettare, guardando sempre al futuro: questa è la ragione per cui gli ingegneri sono, come nessun altro, in grado di rispondere alla necessità di elaborare idee e di proporre progetti per un futuro sostenibile per il nostro Paese: forse vale la pena di ascoltarli.
Per maggiori informazioni, visita il sito web dedicato al 66° Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d’Italia.