Nel 2022 il mercato immobiliare ha registrato valori positivi: +,3,5% di compravendite rispetto all’anno precedente. Cresce l’attenzione verso il tema delle case efficienti dal punto di vista energetico
A cura di: Fabiana Valentini
Una casa efficiente e green: gli italiani sono sempre più interessati ad acquistare un immobile che sia meno energivoro, confermando un’attenzione crescente verso il tema della sostenibilità. Questi sono solo alcuni dei dati presentati durante la conferenza indetta a Roma da FIAIP, ENEA e I-Com: un appuntamento importante per analizzare lo stato di salute del mercato immobiliare italiano, con un focus particolare sul tema dell’efficienza energetica degli edifici.
La giornata ha visto come protagonisti Francesco La Commare, Presidente del Centro Studi Fiaip, insieme a Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica, e Franco D’Amore, Vice Presidente I-Com con le considerazioni finali del Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini.
A chiusura dell’evento si è tenuta la tavola rotonda “Case green e riqualificazione energetica – Nuovi scenari per la sfida della transizione energetica del patrimonio immobiliare”, a cui hanno partecipato Gian Battista Baccarini, il Presidente di I-Com Stefano da Empoli, Ilaria Bertini, il Vicedirettore Generale di ABI Gianfranco Torriero e il Presidente Onorario di Auxilia Finance Spa Paolo Righi.
L’evento ha visto anche la partecipazione del Presidente dell’OPMI (Osservatorio Parlamentare del mercato immobiliare) On. Catia Polidori e del Vicecapogruppo a Montecitorio del Pd On. Piero De Luca.
Ad aprire i lavori , l’intervento di Francesco La Commare. Il Presidente del Centro Studi Fiaip ha presentato un’analisi approfondita sul settore immobiliare in Italia raccolta nel Report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip.
775 mila compravendite immobiliari nel 2022
I dati Fiaip mostrano un 2022 positivo per il comparto immobiliare, in particolar modo per quanto riguarda le compravendite residenziali che registrano un +3,5% rispetto al 2022. 777.500 transazioni complessive che hanno permesso al settore di ottenere delle performance che non si registravano da oltre vent’anni.
Secondo quanto riportato da Fiaip, i valori di mercato sono stazionari, fatta eccezione dei grandi centri urbani. La domanda da parte dei consumatori è alta, ma l’offerta è sensibilmente più ridotta sia che si tratti di vendita che si affitto. Come ha dichiarato La Commare: “Preoccupa la scarsità dell’offerta di case sia da vendere che da affittare soprattutto nelle città universitarie e a forte vocazione turistica, che potrà determinare un ulteriore rialzo dei prezzi, ma le prospettive per il 2023 rimangono positive principalmente in virtù di una ritrovata convenienza delle banche a concedere mutui unitamente all’ingente liquidità accumulata dalle famiglie italiane che stimoleranno l’investimento immobiliare non solo orientato all’acquisto della prima casa ma anche finalizzato alla redditività da locazione”.
Tra le preferenze degli italiani troviamo il trilocale (70%) usato (67%) situato in una zona semicentrale. L’82% degli intervistati ha dichiarato che il motivo principale per l’acquisto di un immobile è legato all’esigenza di comprare la famosa “prima casa”.
Per quanto riguarda il settore non residenziale, il dato generale delle compravendite si conferma sulla stessa linea del 2021: secondo Fiaip si è assistito ad una crescita del +0,5% per i negozi, -0,1% per gli uffici e -0,3% per i capannoni.
Gli italiani cercano una casa sempre più green
All’analisi dello scenario si accompagna anche un focus sull’efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato da 10 anni in collaborazione con ENEA e I-Com (Istituto per la Competitività). Lo studio delle dinamiche di mercato ha evidenziato quanto il mercato italiano sia caratterizzato da immobili usati energivori.
Ci troviamo di fronte ad una situazione dicotomica: da un lato abbiamo un patrimonio immobiliare da ristrutturare caratterizzato da abitazioni energivore, dall’altro vediamo che il 70% degli immobili nuovi ricade nelle prime due classi energetiche (A e B).
Allo stesso tempo, il 56% degli acquirenti d’immobili in Italia ha consapevolezza dell’importanza di vivere in una casa efficiente dal punto di vista energetico. Gli italiani iniziano a vedere come valore fondamentale la qualità energetica della casa da acquistare, una considerazione maturata con probabilità a proposito dei rincari energetici che hanno segnato lo scorso semestre.
Non a caso gli agenti immobiliari hanno iniziato ad introdurre nei loro listini anche la voce “ristrutturato green” in modo tale da fornire agli utenti una quotazione per immobili riqualificati anche dal punto di vista energetico, un fattore che ha incontrato il favore del 69% del campione intervistato.
“Realizzare la giusta transizione energetica nei tempi previsti dalle politiche energetico-climatiche europee e nazionali impone un radicale e rapido cambio di passo nel modo in cui costruiamo, ristrutturiamo e viviamo il nostro spazio abitato”, commenta il Vicepresidente I-Com Franco D’Amore. “Tutto questo richiederà una nuova prospettiva nella quale l’efficienza energetica degli immobili dovrà essere vista come un investimento per accrescere il valore delle proprietà e conservare, attraverso la riduzione delle spese energetiche, il proprio potere d’acquisto. Questo processo va evidentemente accompagnato e supportato per evitare di creare distorsioni e ampliare il divario sociale tra cittadini. L’ingenza delle risorse necessarie richiederà la messa a punto di strumenti di natura finanziaria che consentano di attivare un ciclo virtuoso di investimenti che potranno ripagarsi nel tempo con i risparmi ottenuti, superando così la logica dell’incentivo che, alla lunga, non è più sostenibile”.
Per quanto riguarda gli strumenti di incentivazione, gli italiani conoscono in misura maggiore i bonus e le detrazioni fiscali rispetto a soluzioni più sofisticate come il conto termico o i mutui verdi. Il 57% degli agenti immobiliari intervistati sostiene infatti che il Superbonus abbia avuto un ruolo importante sul mercato immobiliare agevolando il percorso verso la transizione ecologica del settore.
Andando maggiormente nello specifico, gli agenti immobiliari dichiarano di aver notato un aumento di richiesta di immobili ad alte prestazioni energetiche, un dato che conferma come il Superbonus 110% sia stato uno strumento efficace per agevolare il passaggio ad un’edilizia green. Come ha dichiarato Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip: “Cresce il desiderio degli Italiani di possedere una casa più efficientata energeticamente e più consolidata sismicamente così come cresce la consapevolezza dell’importanza di acquistare un immobile meno energivoro confermando il graduale, seppur lento, processo di transizione immobiliare green agevolato in maniera decisiva dagli incentivi fiscali e dai rincari energetici”. Un processo virtuoso che secondo Baccarini rischia di essere rallentato dall’eliminazione dello sconto in fattura e in misura maggiore dall’attuale formulazione della Direttiva Energetica UE che, se non sarà corretta, porterà effetti “devastanti” sul panorama immobiliare.