Nasce Coima Housing Fund, veicolo di investimento immobiliare per studentati e abitazioni accessibili. Già raccolti 300 milioni di euro su un obiettivo di 400 milioni
Promuovere un nuovo modello di sviluppo immobiliare sostenibile incanalando le risorse degli istituzionali verso progetti in cui le cooperative possano affiancare asset manager e privati. È da questa ambizione che nasce Housing Fund, l’ultimo prodotto di investimento firmato Coima Sgr. Si tratta di un fondo multi-comparto chiuso dedicato al tema dell’abitare sostenibile che arricchisce la partnership stipulata del gestore con Consorzio cooperative lavoratori (Ccl) nell’ottica di creare una nuova piattaforma per progetti in edilizia residenziale convenzionata e sociale. Un’iniziativa annunciata che si pone un obiettivo dimensionale oltre i 400 milioni di euro, di cui 300 già sottoscritti.
“Momenti straordinari richiedono risposte fuori dall’ordinario”. Così il presidente di Ccl, Alessandro Maggioni, riassume le ragioni che hanno ispirato tanto la collaborazione quanto la creazione del nuovo veicolo. Il quadro disegnato dal dirigente per mercato immobiliare del futuro è infatti tale da giustificare un intervento immediato: nei prossimi 30 anni la domanda di alloggi in linea con le esigenze sanitarie di una popolazione sempre più anziana incrocerà il tema del difficile accesso alle case per i giovani, il cui stipendio spesso non basta a pagare il canone di locazione o il prezzo d’acquisto. Un fenomeno destinato a verificarsi in tutte le grandi città europee ed in particolare a Milano. Da qui, proprio la scelta del capoluogo lombardo quale luogo per ospitare il progetto pilota e creare così 320 unità abitative.
Il fondo
Nel solco tracciato della partnership, Coima Housing Fund sarà destinato sia alla realizzazione e alla gestione di studentati, anche in collaborazione con i principali atenei, sia a interventi nel settore del residenziale accessibile. “Il programma di investimenti potrebbe soddisfare fino al 25% del fabbisogno di alloggi accessibili della città, stimato indicativamente in 40mila unità con una dimensione media di 80 metri quadri”, spiega il ceo di Coima Sgr Manfredi Catella. A promuovere e istituire il veicolo è Coima Esg City Impact Fund, un fondo di investimento in rigenerazione urbana discrezionale che ha raccolto oltre 500 milioni di euro da primari soggetti istituzionali italiani. Come sottolineato dallo stesso Catella, “Coima Housing investirà in primis nello sviluppo della struttura del Villaggio Olimpico, che al termine dei Giochi Invernali sarà restituito alla città sotto forma di studentato da 1.700 posti letto”.
Il target minimo di rendimento è allineato all’obiettivo del Fondo Nazionale per l’Abitare Sostenibile (FNAS) di CDP, pari al 3% oltre a inflazione, mentre da un punto di vista di sostenibilità l’obiettivo del fondo, classificato ex art.8 SFDR, sarà quello di fornire una crescita del capitale a lungo termine, promuovendo allo stesso tempo le caratteristiche ESG e integrando il rischio di sostenibilità nel processo di investimento.
“Il Fondo COIMA Housing”, spiegano dalla società, “nasce con una struttura scalabile il cui focus è stato pensato a livello nazionale. Vuole porsi come modello di collaborazione aperto a primari soggetti pubblici e privati, al fine di costituire una piattaforma di investimento in iniziative di social housing, con un effetto moltiplicatore che potenzialmente potrebbe raggiungere fino a 20 volte l’investimento iniziale dello sponsor COIMA ESG City Impact Fund”.
Visione strategica
“La condivisione di valori e di principi ha ispirato l’accordo con Ccl unendo le forze nell’impegno a contribuire all’evoluzione delle nostre città con obiettivi di impatto sociale e ambientale”, afferma Catella, che sottolinea inoltre l’importanza dell’unità di visione e intenti con l’insieme degli stakeholder dell’iniziativa.
“Gli investitori istituzionali”, commentano da Coima, “hanno una missione molto importante, generare valore per gli investitori finali, ad esempio erogando pensioni e coperture assicurative, conservando e accrescendo il patrimonio per le generazioni future. Devono quindi ricercare rendimenti coerenti con questi obiettivi e investimenti che siano prudenti, di lungo termine e adeguatamente diversificati. Un ultimo aspetto, non meno importante, riguarda il rispetto dei principi di sostenibilità, adeguatezza, solidarietà ed equità fra generazioni. L’edilizia sociale riassume in sé questi requisiti”.