Nata come abitazione privata, la casa è diventata una meta ricercata dagli appassionati della pellicola in viaggio negli States.
Ispirato a un romanzo omonimo, Il padrino ha segnato la storia della cinematografia mondiale attestandosi come una delle pellicole più belle di sempre. Oltre a consacrare i suoi attori (tra gli altri, Al Pacino, Marlon Brando e James Caan), le vicende dirette da Francis Ford Coppola hanno anche elevato alcuni dei luoghi di New York a vere e proprie icone. Tanti, infatti, sono gli scorci famosi della Grande Mela che hanno fatto da sfondo alle riprese.
La casa della famiglia Corleone, invece, era una semplice dimora privata di Staten Island, costruita al 110 Longfellow Avenue. A partire dagli anni Settanta, però, ha iniziato a essere presa d’assalto ogni giorno dai tanti appassionati del film in viaggio negli States.
La storia della villa di 110 Longfellow Avenue
Situata nella zona di Emerson Hill a Staten Island, distretto a Sud della città di New York, la villa di 110 Longfellow Avenue venne edificata in perfetto stile neo-Tudor nell’anno 1930. Si trattava quindi di un’immensa dimora privata costruita in un tranquillo quartiere residenziale, lontana dalle atmosfere che poi l’avrebbero resa famosa.
Prima di diventare protagonista della pellicola Il padrino diretta da Francis Ford Coppola nel 1972, l’edificio è stato di proprietà della famiglia Norton fino al 2010. In quella data venne infatti ceduto a un acquirente privato per la cifra di 1,7 milioni di dollari.
Dopo circa due anni, però, fu nuovamente venduto a un valore quasi raddoppiato. Si parla infatti di circa 3 milioni di dollari, giustificati da ingenti lavori di ristrutturazione che hanno contribuito a rendere gli spazi interni ed esterni più moderni ed efficienti.
A suggerirla al regista a stelle e strisce fu invece l’attore Gianni Russo. Originario proprio di Staten Island, l’interprete di Carlo Rizzi propose la villa al suo direttore che, suggestionato dal particolare stile, decise di renderla la casa di Don Vito Corleone.
In occasione del cinquantesimo anniversario dell’uscita del film, infine, la dimora è diventata per un mese un alloggio da prenotare su Airbnb, registrando il tutto esaurito nell’arco di pochi minuti.
Gli spazi interni della villa di 110 Longfellow Avenue
Nel film Il padrino la villa in 110 Longfellow Avenue viene ripresa solo dall’esterno. Nonostante gli spazi interni non siano mai apparsi sul grande schermo, però, il pubblico è riuscito a scoprire qualcosa in più sulle sue stanze e sul suo arredamento grazie alle foto pubblicate sul sito di prenotazione degli alloggi per le vacanze.
Come detto, ciò che è possibile vedere oggi è frutto di un’intensa opera di ristrutturazione che ha in parte modificato gli ambienti originali.
Ad ogni modo, la dimora si estende su un terreno di circa mille metri quadrati, mentre i muri di confine coprono una superficie di quasi seicento metri quadrati. All’esterno, trova infatti spazio un grande giardino con un’ampia piscina di acqua salata.
Varcata la porta d’ingresso, invece, si ha accesso a un soggiorno spazioso con doppio divano, camino, poltrona e un’intera parete attrezzata con librerie e credenze. Il numero di camere da letto disponibili è cinque, divise tra matrimoniali, doppie e singole.
La cucina è formata da un piano cottura professionale, diversi forni, un’isola con top in marmo e altre superfici di appoggio. Sono poi presenti un’elegante sala da pranzo, due uffici, una palestra, una taverna con bar e sette bagni che alternano grandi box doccia a vasche freestanding con piedi leonini.
Michael Ochs ArchivesGetty Images
Le altre location de Il padrino a New York
La villa di 110 Longfellow Avenue non è ovviamente l’unica location di New York a essere diventata famosa a seguito delle riprese de Il padrino. Tante altre, infatti, sono state le aree della città utilizzate come set per le scene di un film poi diventato icona della cinematografia mondiale.
Come in molte altre pellicole, anche in questo caso compare ad esempio il Radio City Music Hall di Midtown Manhattan: un edificio Art Déco costruito nel 1932 che, proprio per il suo stile, ben si adattava alle atmosfere anni Quaranta del film.
Lo stesso discorso può essere fatto anche per il St. Regis Hotel, sempre a Manhattan: un palazzo Beaux-Arts di 18 piani simbolo del lusso fin dal 1904.
Le telecamere hanno poi ripreso il Mietz Building e un fruttivendolo di Little Italy, il St. George Hotel di Brooklyn costruito nel 1885 da William Tumbridge, l’antica cattedrale di St. Patrick al civico 264 di Mulberry Street a Nolita in stile neogotico e il Cimitero del Calvario del Queens.
https://www.elledecor.com/it/case/a44125358/110-longfellow-avenue/