Nonostante negli ultimi tempi si stia ampliando la disponibilità di mutui bancari per la bioedilizia, questi prodotti stentano a decollare.
La motivazione non è sicuramente dovuta dalla scarsa qualità o durabilità di questo tipo di immobili nel tempo, ma da ben altre circostanze.
Prima di tutto l’urbanistica e gli uffici tecnici dei Comuni di alcune regioni non agevolano come dovrebbero la costruzione di questi immobili a causa anche di regolamenti non adeguatamente all’avanguardia.
Mutui bancari, gli italiani molto legati al concetto del mattone
Gli italiani poi sono piuttosto legati al concetto di “mattone”, ecco perché i numeri dei portali che suggeriscono quali siano i mutui più convenienti sono così in ascesa, che anche solo psicologicamente gli da maggiore sensazione di sicurezza.
Infine non tutti sono adeguatamente informati sugli infiniti vantaggi che questo tipo di immobili offrono.
Tutte queste motivazioni concorrono a rendere il giro d’affari degli immobili in bioedilizia ancora piuttosto limitato.
Inoltre la diffusione di questi immobili e degli investimenti che li riguardano è molto disomogenea da regione a regione,
in base alle misure adottate, alle agevolazioni e regolamentazioni.
Ed è alla luce di ciò che vanno letti i numeri dei mutui in bioedilizia richiesti, con il Veneto capolista
(ben il 26%), seguito da Piemonte e Lombardia (13% ambedue).
Seppur i mutui in bioedilizia riguardino attualmente solo mezzo punto percentuale rispetto al totale,
questo mercato è destinato senza dubbio a crescere in maniera anche molto consistente.
Ed è per questo probabilmente che Intesa e BPM abbiano già lanciato i propri prodotti anticipando questo trend ed equiparando questi mutui in tutto o per tutto a quelli tradizionali.
http://economia.iltabloid.it/2018/08/09/mutui-bancari-crescono-numeri-bioediliza.html