Aumentano i costi dei materiali ma anche la richiesta di manodopera.
Un mix che rischia di mettere in difficoltà l’intero settore dell’edilizia e, di conseguenza, incidere negativamente anche sui tempi della ricostruzione. Infatti alla denuncia della lievitazione dei prezzi di materie prime come ferro, alluminio, legno etc.), si sono infatti aggiunte le difficoltà ad approvvigionarsi di operai.
Per le associazioni di categoria sono questi gli effetti del Superbonus 110 e delle agevolazioni per il cratere sismico che hanno ridato impulso al settore edile ma anche a ingiustificati aumenti dei prezzi. Effetti che, sostengono gli addetti ai lavori, sarebbero cancellati se gli aiuti legati al Superbonus venissero prolungati oltre il 2022 se non, addirittura, trasformati in una misura strutturale. Da qui la richiesta al commissario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, di interagire con il Governo per rivedere il prezziario. Quanto alla carenza di manodopera un aiuto potrebbe venire dalla formazione, anche agli ex detenuti, su cui le associazioni del settore edile stanno lavorando.