Nasce a Roma in Piazza dei Navigatori, Fo.Ro Living il complesso ad uso prevalentemente residenziale ma anche commerciale e direzionale. L’edificio, che si sviluppa su 12 livelli fuori terra, viene concepito come una sorta di “foresta abitata”, un accostamento di steli e tronchi di altezze diverse. Il progetto è dello Studio MCA
L’intervento prevede la realizzazione di un complesso immobiliare a prevalente uso residenziale, con componente commerciale e direzionale, oltre a tre piani interrati per parcheggi e impianti.
Il progetto si colloca nel punto della via Cristoforo Colombo che piega verso sud-ovest e incrocia via Delle Sette Chiese, un’area densamente urbanizzata ma ricca di elementi naturali fortemente connotanti, dai quali si è tratta ispirazione per sviluppare un nuovo concept di architettura residenziale, saldamente integrato alle peculiarità che la natura del luogo offre, e rivolto a tracciare un segno di continuità con il tema degli edifici romani del secolo scorso, diventando una coerente rielaborazione degli elementi salienti.
L’arrivo dalla Cristoforo Colombo accompagnato dalle ampie chiome dei meravigliosi filari di pini marittimi, albero fortemente radicato nell’immaginario della città e presenza costante nel paesaggio romano, diventa occasione per sviluppare un edificio concepito come culmine di tale promenade di avvicinamento.
Il progetto fa proprie e traduce in architettura le suggestioni provenienti dal paesaggio che lo circonda, pur distaccandosi dalla pesante stereometria e monoliticità dei vicini palazzi.
Composizione dell’edificio
L’edificio, che si sviluppa su 12 livelli fuori terra, viene concepito come una sorta di “foresta abitata”, un accostamento di steli e tronchi di altezze diverse; la frammentazione del volume, i giochi di convessità dei profili, le tensioni cromatiche generano un manufatto che ricorda una corteccia. Il progetto sin dalle prime fasi si è orientato verso l’utilizzo – per quanto possibile – di sistemi costruttivi a secco, allineandosi alla visione secondo la quale gli edifici contemporanei, per non gravare ulteriormente sul patrimonio edilizio, debbano essere parzialmente o completamente smontabili o riadattabili a diversi usi e funzioni, il tutto con il minor impatto sull’ambiente.
Viste ed esposizione
Piuttosto che optare per più torri separate, la cui convivenza avrebbe indebolito l’unitarietà e la forza del progetto, oltre ad introdurre un’ulteriore problematica in termini di vis a vis tra fronti prospicienti, la scelta è ricaduta sull’organizzazione di un volume che andasse a massimizzare sia l’esposizione verso sud sia la vista verso il centro di Roma a nord.
L’edificio è stato poi ulteriormente suddiviso in parallelepipedi più piccoli, moltiplicando le soluzioni d’angolo e le possibilità di affacci e scorci verso est ed ovest.
Ne risulta un volume sfaccettato che si sgretola salendo, avvolto da un sistema di balconi curvilinei, il cui aggetto aumenta progressivamente.
La foresta abitata
L’allegoria della foresta abitata viene rafforzata dalla conformazione del basamento: se il volume residenziale riprende la corteccia, i primi due livelli (nei quali sono collocati una piastra commerciale al piano terra e un piano uffici al livello +1) si connotano come un’orografia artificiale, quasi fossero zolle di terreno poste a quote diverse, elementi dagli spigoli arrotondati e i bordi dritti, mediazione tra gli allineamenti urbani e l’organicità dei balconi. A coronamento dell’intero intervento, grandi terrazzi dotati di piscine e vasche verdi, consentono di spaziare visivamente a 360 gradi sul panorama circostante.
Il progetto bioclimatico
L’obiettivo perseguito fin dalle fasi iniziali della progettazione è stato quello di concentrarsi sulle condizioni ambientali atte a garantire spazi abitativi funzionali e di qualità, massimizzando il contributo delle risorse naturali presenti nel contesto. Le strategie proposte mirano a rafforzare altresì la relazione tra ambiente esterno ed interno e contribuiscono a garantire un elevato livello di comfort per ogni tipologia di utente.
L’analisi climatica e lo studio del contesto hanno fornito indicazioni preliminari per delineare strategie ambientali fin dallo sviluppo del concept. Il progetto infatti, mira a raggiungere un elevato standard qualitativo, minimizzare l’impatto sull’ambiente e contenere il ricorso a sistemi attivi, attraverso la definizione di una serie di strategie passive come la permeabilità ai venti, illuminazione naturale, la raccolta delle acque meteoriche e la produzione di energia da fonti rinnovabili in sito.
- In estate le superfici trasparenti sono ben schermate in modo da ridurre la penetrazione della luce solare diretta, minimizzando così il ricorso a sistemi di raffrescamento attivi a favore di una ventilazione naturale degli ambienti.
- Durante l’inverno sono massimizzati gli apporti solari utili a garantire adeguati livelli di illuminazione e a ridurre il riscaldamento da impianti.
Per ottenere il maggior rendimento possibile è stato progettato un involucro performante che limita le dispersioni termiche. Inoltre, parte dell’energia necessaria ad alimentare i sistemi attivi viene direttamente prodotta in sito, tramite l’installazione in copertura di un impianto fotovoltaico.
Il progetto raggiunge per le residenze una classe energetica A3, con un consumo annuo di energia compreso tra 0,40 e 0,60 kWh/mq.
Il layout
La collocazione degli accessi ed il posizionamento della volumetria residenziale all’interno del lotto di progetto, sono stati fortemente influenzati dalla configurazione a piastra commerciale del piano terra.
La hall di accesso principale è posizionata a sud, evidenziata dal volume architettonico a doppia altezza che affaccia direttamente sulla piazza interna che godrà di nuova vita. I residenti e il personale diretto agli uffici sono condotti dal piano terra al piano primo tramite ascensori e scale attraverso uno spazio iconico; una volta raggiunto il livello +1 avviene la vera e propria distribuzione.
La hall comune a questo livello permette la distribuzione verso gli spazi del terziario e verso quelli ad accesso unicamente residenziale, rappresentati dall’atrio comune a nord e dai tre core di distribuzione agli appartamenti. Le coperture dei terrazzi del basamento offrono la possibilità per creare dei veri e propri giardini pensili dalle superfici generose, luoghi adatti alla permanenza all’aria aperta sia dei residenti sia di chi lavorerà in questi spazi.
Ai livelli +8 e +9 – dove si interrompe l’edificio – sono ricavati terrazzi privati; i terrazzi in copertura restano privati nella quasi totalità dei casi, dedicati agli appartamenti di maggiore metratura posti immediatamente al piano inferiore, ad eccezione di una porzione condominiale. La scansione volumetrica che si allarga in sommità definisce anche un differente layout ai singoli piani consentendo di creare varietà nel taglio e nel tipo di alloggi che diventano più ampi ai piani superiori.
I balconi
La vegetazione è parte integrante dell’edificio e contribuisce alla definizione dell’architettura. I balconi e i terrazzi diventano gli spazi che conferiscono qualità al progetto e alle residenze. Grandi vasche di piante sono integrate come asole ai bordi, ai quali sono ancorate le “ringhiere” che da un lato si pongono come un elemento “domestico”, dall’altro permettono un’ampia visuale del contesto circostante, in continuità con il rivestimento della facciata. La forma conico-circolare dei balconi crea un’atmosfera raccolta e introspettiva. I listelli di facciata assolvono alla mitigazione della introspezione, infittendosi nelle porzioni laterali e restando più rarefatti nelle porzioni centrali, a garantire una vista libera verso il panorama.
Chi ha fatto Cosa
- Cliente: Impreme spa
- Luogo: Roma, Italia
- Categoria: Mixed (residenziale, commerciale, terziario)
- Tipologia: Architettura
- Area: 16.500 mq
- Progetto Strutturale: Holzner Bertagnolli
- Progetto impianti meccanici, elettrici e speciali: Stimp srl
- Progetto Antincendio: S.T.Z. Studio tecnico Zaccarelli srl
- Progetto del Verde: Studio Laura Gatti