Il superbonus 110 cambia ancora con il governo Meloni. Secondo le ultime notizie nel 2023 ci sarà una riduzione dell‘aliquota di detrazione per tutti gli immobili, condomini compresi, ma allo stesso tempo una proroga per le unifamiliari
Cambiano le regole per il superbonus 110. Con l’approvazione del decreto Aiuti quater scende la percentuale di detrazione per tutti gli immobili al 90% per il 2023, con eccezioni che riguardano sia i condomini che le villette (per cui arriva la tanto attesa proroga)
Qui tutte le informazioni sulle novità del decreto aiuti quater
Superbonus nel 2023 cosa succederà?
La logica alla base delle novità contenute nel decreto aiuti quater è stata spiegata dalla premier Meloni durante la conferenza stampa: “La copertura al 110% ha deresponsabilizzato chi la usava: se uno non era chiamato a contribuire non si chiedeva se prezzo era congruo. Questo ha portato distorsione sul mercato a beneficio prevalentemente dei redditi medio alti”. Ecco perché “abbiamo scelto di intervenire e si passa al 90%, salvo per chi ha già deliberato a oggi l’intervento e presentato entro il 25 novembre la nota di inizio lavori. Ma con i risparmi abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e redditi medio bassi”.
Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giorgetti: La decisione di concentrare in modo selettivo a favore dei redditi medio bassi è una scelta politica: non si è mai visto nella storia una misura che costasse così tanto a beneficio di così pochi,lo ribadisco. Questa decisione è a favore di chi non si può permettere di ristrutturare. Le cose cambiano da oggi”
Sulla necessità di abbassare l’aliquota della detrazione si è espressa anche Bankitalia che nello studio “Costs and benefits of the green transition envisaged in the Italian NRRP: An evaluation using the Social Cost of Carbon” ha sottolineato il costo elevato per le casse statali del superbonus 110 e ha addirittura proposto un’aliquota al 40%
Una questione spinosa riguarda il meccanismo della cessione dei crediti, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità. Le ultime sentenze infatti hanno ricordato infatti che il sequestro dei crediti falsi è leggittimo anche se i concessionari non hanno partecipato alla frode.
Cosa entra nel superbonus 110?
Il superbonus è una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1º luglio 2022 per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico degli edifici (il cosiddetto supersismabonus).
Il superbonus spetta per gli interventi cosiddetti principali o trainanti quali:
- interventi di isolamento termico sugli involucri
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
- interventi antisismici.
Ma anche per tutta una serie di interventi trainati:
- interventi di efficientamento energetico
- installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e del Tuir).
Quando finisce il superbonus 110?
La data di scadenza per il superbonus 110 è il 31 dicembre 2022 per le unità immobiliare delle persone fisiche, al di fuori dell’attività di impresa sempre e quando alla data del 31 settembre 2022 sia stato raggiunto il 30% dei lavori.
Per i condomini, le persone fisiche proprietarie di edifici composti da due a quattro unità immobiliari accatastate di forma diversa e per le organizzazione non lucrative di utilità sociale o le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale sono previste le seguenti scadenze:
- 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023
- 70% per quelle sostenute nel 2024
- 65% per quelle sostenute nel 2025.
Ma tutto questo potrebbe cambiare con le nuove norme introdotte dal governo Meloni che introducono una riduzione dell’aliquota già dal prossimo anno e una proroga per le unifamilari.