Il PNRR contiene l’intenzione di estendere la misura dal 2021 al 2023 ma i 18,51 miliardi di euro stanziati non bastano
La proroga del superbonus 110% al 2023 sarà finanziata con la Legge di Bilancio 2022. “Come ha detto il Ministro dell’Economia Daniele Franco – ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -, nei prossimi provvedimenti verranno stanziati i fondi”.
Sarà dunque questa la soluzione per la proroga del superbonus 110%, che ha tenuto banco nelle ultime ore e ha fatto slittare più volte la riunione del Consiglio dei Ministri, che si è poi svolta nella tarda serata di oggi.
Lo scontro è iniziato ieri, quando è stata diffusa una bozza di PNRR che riportava l’intenzione di estendere il superbonus al 2023 e assegnava alla misura 18,51 miliardi di euro, provenienti dal Recovery Fund (10,26 miliardi di euro) e dal Fondo complementare (8,25 miliardi di euro).
Nonostante la volontà di prorogare il superbonus al 2023, scritta nero su bianco nel testo, il Movimento 5 Stelle, ma anche PD e Forza Italia, hanno giudicato insufficienti le risorse stanziate, calcolando che mancavano all’appello almeno 10 miliardi di euro. Fondi che arriveranno, dunque, con un prossimo provvedimento.
Superbonus 110%, nel PNRR l’intenzione di estenderlo al 2023
Nel PNRR approvato dal Consiglio dei Ministri si legge che “per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, si intende estendere la misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023”.
Rispetto alla bozza di ieri, il testo approvato specifica che per estensione al 2023 si intende “al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente”.
“Il sostegno – si legge ancora nel testo – sarà fornito in forma di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni e disponibili per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali. La misura prevede inoltre l’introduzione di strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali”.
Confermando le vigenti condizioni del bonus, la bozza afferma che la misura riguarda interventi effettuati su zone comuni, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e unità plurifamiliari con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari.
La bozza di PNRR ricorda che sono inclusi nella misura numerosi interventi, quali soluzioni per l’isolamento, infissi efficienti, sostituzione di sistemi di riscaldamento e condizionamento e installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile.
E che l’ammissibilità degli interventi è condizionata ad un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, dimostrabile tramite il confronto con l’attestato di prestazione energetica (APE) prima e dopo l’intervento, equivalente ad un risparmio energetico medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria dell’edificio residenziale) di circa 240 kWh/mq e ad un risparmio minimo atteso (sia energetico che di emissioni) del 30-40%.
Gli investimenti – prevede il PNRR – consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno, per una superficie totale di 20 milioni di mq/anno. Il risparmio energetico previsto permetterà di raggiungere circa 291,0 Ktep/anno, ovvero 0,93 MtonCO2/anno.
L’investimento consentirà, inoltre, di stimolare le economie locali attraverso la creazione di posti di lavoro nella filiera dell’edilizia e della produzione di beni e servizi per le abitazioni con potenziale impatto sulle categorie deboli colpite dalla pandemia – conclude il testo.
Semplificazioni per edilizia e urbanistica entro maggio 2021
In un altro capitolo del PNRR si legge che “l’attuazione del superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici risalenti, come segnalato dall’ANCI, dalla rete delle professioni tecniche e dalle associazioni imprenditoriali (con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi)”.
“Obiettivo delle misure – si legge ancora – è accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus”. Sono quindi prospettati interventi mirati per rimuovere gli ostacoli burocratici sia attraverso la semplificazione documentale e altre misure come ad es. la doppia conformità, ecc. Le misure in esame – si prevede – vanno disposte con decreto-legge che sarà approvato entro maggio 2021.